Uno dei prodotti più evoluti in ambito odontoiatrico è sicuramente la protesi fissa Toronto Bridge. Questo prodotto aiuta a integrare il lavoro del dentista dopo l’inserimento dell’impianto dentale, restituendo un sorriso naturale e piacevole al paziente.
Ma cos’è il Toronto Bridge? Lo andremo ad approfondire, chiarendo le caratteristiche del prodotto e le sue particolarità. Vedremo quali sono le procedure per mantenere in salute questo tipo di protesi, anche per permettere di mantenere un livello di resistenza elevata. In ultima istanza, andremo a vedere quali sono gli impianti indicati per il Toronto Bridge, per capire quali di questi sono più utili a seconda del caso.
Tra le altre cose andremo ad analizzare i vantaggi e gli svantaggi di questa opzione con un preciso richiamo alle modalità dell’intervento. Iniziamo a studiare i particolari di questa protesi andando a vedere di cosa si tratta.
Che cos’è il Toronto Bridge?

Quando si parla di Toronto Bridge si fa riferimento a una tecnica che ha una sua storia, ma che è stata anche profondamente rivoluzionata nel tempo.
Si tratta di una soluzione sempre più ricercata per risolvere i problemi di edentulia e garantire una resa estetica davvero ottimale. Cerchiamo di chiarire gli aspetti più curiosi legati a questa tecnica. La Toronto Bridge prende il nome dalla città di Toronto, in Canada.
Fu proprio lì che il professor Branemark presentò questo nuovo tipo di soluzione per le protesi dentali. La cosa davvero interessante sono i vantaggi del Toronto Bridge per l’ancoraggio su 4 impianti o 6, come per il caso degli impianti All on 4 o All on 6.
A chi è adatta la protesi dentaria Toronto Bridge?
Per quanto riguarda la possibilità di utilizzare la protesi Toronto Bridge, bisogna sempre distinguere in casi nei quali questa può essere utile o meno. Così come tante altre tecniche, anche questa e consigliabile a chi dispone di un’adeguata quantità di osso.
Questo perché la tipologia di impianto che si andrà a utilizzare, per poter essere innestata, dovrà comunque far affidamento sull’adeguata quantità di tessuto osseo. Questa tecnica, tuttavia, è pratica anche per chi mostra una discreta assenza di tessuto osseo tramite la cosiddetta “flangia rosa“.
La flangia rosa migliora il sorriso e supplisce alla mancanza d’osso

Per “flangia rosa” si intende quella superficie che accompagna le protesi dentarie e che “imita” in maniera molto fedele, le particolarità delle gengive. Spesso e volentieri ci sentiamo dire da pazienti preoccupati: “si vedrà la linea che separa la protesi dalla gengiva?”.
La risposta è chiaramente no, perché questo tipo di protesi è stata studiata per integrarsi all’arcata nascondendosi sotto la linea del sorriso. In questo modo la superficie della flangia rosa sulla protesi sembrerà perfettamente integrata con la gengiva.
Toronto bridge con la tecnica “CAD CAM”
Ma come si costruisce una protesi Toronto Bridge? Quali tecniche sono tra le più utilizzate per arrivare a un risultato fedele al dente naturale? Una di queste è sicuramente la tecnica CAD CAM. Questa consiste in un unico blocco in metallo, su arcata unica che viene successivamente lavorata in autoCAD.
Al termine di questo processo si procede a isolare il metallo con un rivestimento in diversi materiali che possono essere:
- resina;
- ceramica;
- composito.
Oggi, tuttavia, è possibile utilizzare questa lavorazione anche con materiali d’avanguardia come lo zirconio per le protesi dei denti.
I vantaggi della protesi Toronto Bridge
Una tecnica così avanzata permette di sfruttare un numero molto elevato di vantaggi. Tra questi c’è sicuramente la grande compatibilità con altre tecniche utilizzate in odontoiatria per la cura dei denti. Di seguito riportiamo alcuni di questi vantaggi con spiegazioni relative agli aspetti principali di questi.
Abbiamo deciso di buttare un occhio anche su quelli che sono i costi del Toronto Bridge per capire quanto si potrà andare a investire.
Supplisce alla mancanza di osso

Come abbiamo sottolineato prima, questa tecnica permette di avere un risultato ottimale anche in condizione di evidente mancanza di tessuto osseo. A consentirlo è proprio la presenza della flangia rosa sulle protesi. Questa contribuisce a rafforzare gli spazi lasciati liberi dall’osso.
Un vantaggio che aumenta anche la stabilità della protesi stessa, dato che la flangia va a poggiare direttamente sulla gengiva naturale.
Nasconde gli impianti dentali
Importante, su molti altri aspetti, è quello relativo all’estetica dei denti e del cavo orale in generale. C’è un ulteriore effetto che candida il Toronto Bridge a protesi d’elezione per gli impianti dentali.
Questo aspetto è relativo all’effetto estetico che ha sugli impianti stessi, che vengono efficacemente nascosti dalla flangia, rendendoli invisibili a chi ammira i tuoi denti e il tuo sorriso.
Ma i vantaggi di questa protesi non si esauriscono qui e ce ne sono alcuni che andiamo subito a elencare di seguito:
- no sorriso equino;
- protesi stabile perché avvitata;
- sicurezza per la salute del nervo mandibolare;
- piena riacquisizione della normale masticazione grazie alla resistenza delle protesi;
- costo decisamente inferiore rispetto ad altri impianti protesici;
- aspetto naturale dei denti e del sorriso.
Oltre questi ci sono una serie di vantaggi psicologici che sono legati alla piena riacquisizione della fiducia rispetto alla mancanza di denti.
L’igiene di una Toronto bridge
Bisogna imparare a prendersi cura del proprio sorriso anche e soprattutto quando in bocca si ha una protesi Toronto Bridge. Vediamo come si fa la manutenzione per questo tipo di impianti e quanto questa è importante.
Il primo aspetto da prendere in considerazione è la cura quotidiana dei denti, con le operazioni normali, ma con un’attenzione maggiore. Queste vanno accompagnate con i normali controlli dal proprio dentista di fiducia.
In questo caso è importante tenere a mente che un’igiene periodica delle protesi dei denti ogni 6 mesi è fondamentale per la Toronto Bridge.
Questa va smontata, pulita e nuovamente montata. Un’operazione che non potrai andare a svolgere da solo, ma solo ed esclusivamente presso uno studio odontoiatrico professionale.
Come si inseriscono gli impianti dentali?

Con quali sistemi andiamo a inserire gli impianti dentali in implantologia? Principalmente è possibile arrivare a un risultato ottimale utilizzando gli impianti All on 4 e All on 6. Ecco come si procede per l’inserimento degli impianti con queste tecniche.
Che cos’è la tecnica all on four?
Con questa tecnica in implantologia vengono inseriti 4 impianti dentali nell’osso per agevolare l’inserimento della protesi Toronto Bridge. La caratteristica di questa tecnica è la velocità con la quale viene portata a termine dai dentisti.
Appena dopo 24 ore dopo l’inserimento, l’arcata dentale è pronta ad accogliere una protesi provvisoria con i denti. Questa servirà a rendere più stabile l’impianto favorendone l’osteointegrazione all’interno dell’arcata.
Il periodo di osteointegrazione può variare tra i 2 e i 4 mesi, ma in questo lasso di tempo il paziente potrà tranquillamente continuare la vita di tutti i giorni grazie alla presenza della protesi provvisoria.
Come si inseriscono gli impianti dentali?
Oltre alle info relative al processo di sviluppo dell’inserimento degli impianti dentali è il caso di affrontare gli aspetti legati direttamente all’intervento. Uno di questi è il processo di anestetizzazione o sedazione del paziente per l’inserimento degli impianti dentali.
Un intervento totalmente indolore grazie all’utilizzo dell’anestesia locale e in alcuni casi, la sedazione cosciente in presenza di un esperto anestesista.
Questa provvederà a mantenere il paziente vigile, che potrà comunque essere cosciente durante tutto l’intervento, respirando in maniera autonoma e potendo anche comunicare con il dentista.
Finito l’intervento non ci sarà bisogno di alcuna degenza. Il paziente, infatti, potrà tornare a casa in compagnia dell’accompagnatore.
Dovrà aspettare solo 20 minuti per riprendere il pieno controllo della parte trattata con anestesia cosciente.
Come posso fissare un appuntamento?

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- Milano;
- Trieste;
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